Il Big Business
Una volta finito il fantasma di Berlusconi e soprattutto quello della “politica bloccata”, la stampa del big business nazionale ed internazionale si concentra sugli squilibri strutturali fin’ora oscurati dagli “irresponsabili siparietti politici”. Si scopre così che i problemi dell’eurozona eccedono di gran lunga le dinamiche di un ceto politico incapace di prendere decisioni impopolari. Il dito è puntato principalmente sul comportamento della Germania che soffoca i tentativi della BCE di ridare fiducia ai mercati (limitandone, ad es., l’acquisto di titoli degli stati in difficoltà) e pone veti alla riforme delle istituzioni europee, come il mandato della BCE stessa.
Nonostante questo la necessità di un governo che prima di tutto garantisca la solvibilità del debito, attraverso tagli, dismissioni e aumenti della competitività (nonostante l’effetto deflattivo che questo possa comportare) non è mai messa in discussione. Anzi, non si fa che chiedere insistentemente alla politica di compattarsi attorno a questo programma di modo da dargli la legittimazione diffusa senza la quale sarebbe difficile la sua concreta attuazione. Continua a leggere→