La giornata lavorativa, le giornate d’autunno, i giorni che ci aspettano
I’ve never read Marx’s Capital, but I have the marks of capital all over my body.
(Big Bill Haywood)
1.
Il capitalismo affranca dai limiti di un consumo circoscritto da angusti confini materiali e culturali, ha fatto un mondo a sua immagine e somiglianza, ha sostituito all’antica autosufficienza e all’antico isolamento locale e nazionale uno scambio universale, una interdipendenza universale, ha affermato l’illimitatezza di principio della produzione. Il lavoro umano non deve necessariamente riferirsi ad un oggetto particolare, può bensì esercitarsi universalmente – nel senso proprio che l’intero universo diventa il suo oggetto potenziale. Potendosi astrarre rispetto dal modo in cui si dispiega concretamente questo lavoro, esso stesso acquista un carattere generale, diventa un’astratta potenza in grado di insinuarsi in ogni meandro della realtà, trasformandola, rendendola oggetto appropriabile all’uomo, nella forma di merce consumabile secondo il suo valore d’uso e scambiabile secondo il suo valore di scambio. …Continua a leggere in pdf
Le rivolte di massa iniziate ormai più di un anno fa tra Tunisia ed Egitto hanno segnato irrevocabilmente i rapporti di forza all’interno di quei paesi, ma altrettanto verso l’esterno: nordafrica e paesi arabi sono una delle aree di delocalizzazione produttiva e di estrazione di materie prime irrinunciabili per la produzione capitalistica. La guerra in Libia( a 100 anni dalla prima invasione coloniale ad opera del Governo Giolitti) ha senza dubbio rappresentato un tentativo degli stati rappresentanti il capitalismo egemonico di porre un limite alle rivendicazioni delle piazze ed evitare una possibile saldatura geografica oltre che ideale delle rivolte. Negli ultimi mesi l’attenzione a livello internazionale si è spostata sulla Siria, e l’Iran è tornato a destare l’indignazione di cronisti, capi di stato e politicanti; fanno capolino le retoriche umanitarie e le immagini di crimini spesse volte costruiti. Quali sono le nostre possibilità di intervento? e le nostre necessità?






