La scienza nel XXI secolo: ricerca disinteressata o attività industriale?

…ne parliamo in Baracca Occupata giovedì 17  maggio alle 17.30 insieme a Tommaso Castellani, dottorato in meccanica statistica, assegnista di ricerca nel gruppo “Comunicazione della scienza ed educazione” del CNR, co-fondatore dell’associazione formaScienza, insegnante in un professionale della periferia romana e caro amico.

Sotto una descrizione dell’incontro.

Negli anni quaranta del Novecento il sociologo Merton individuò quattro “principi fondanti” dell’etica scientifica: l’universalismo, il comunitarismo, il disinteresse e un generale scetticismo. Quanto queste caratteristiche appartengono alla comunità scientifica attuale?

Il XX secolo, iniziato con centomila scienziati e ingegneri, si chiude con oltre sei milioni di ricercatori: il numero di scienziati attualmente in attività supera di gran lunga il numero di scienziati attivi in tutta la storia umana.
Ciò rende la scienza attuale radicalmente diversa da quella dei secoli passati, la cui immagine di romantica passione per il sapere ritroviamo nei libri di scuola. Oggi la ricerca scientifica è invece un’attività industriale, che segue le regole di tutte le altre attività industriali. E che produce una mole di materiale che rischia di sfuggire al controllo dei suoi stessi fruitori: pur se è difficile calcolare la percentuale di articoli che non vengono neppure letti, alcuni studi hanno mostrato come, in diversi casi, percentuali superiori al 50% degli articoli pubblicati non vengano mai più citati in lavori successivi.
L’editoria commerciale e i conflitti di interesse tra i vari attori della “tecnoscienza”, in cui si intrecciano scienza, politica, industria, tecnologia e scontri tra poteri, fanno nascere immensi interrogativi sull’uso e sulla condivisione della conoscenza scientifica. Siamo sicuri che i meccanismi di funzionamento della comunità scientifica favoriscano ancora la formazione di idee nuove e la ricerca di sintesi tra argomenti diversi, cruciale se non si vuole che lo specialismo eccessivo produca sterili campi di studio autoreferenziali?

Di seguito materiali utili per la discussione:
– Tommaso Castellani -102 anni che hanno cambiato la scienza
– Tommaso Castellani – la crisi della cultura condivisa
– Tommaso Castellani – Calibrazioe e retroazione nell’attività dello scienziato
Richard Levins – Ten Propositions on Science and Antiscience

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