La crisi del debito Islandese: tra finanziarizzazione e lotte

La crisi del debito Islandese: tra finanziarizzazione e lotte
dibattito presso la Baracca Autogestita, via Marzolo 3a – Lunedì 20 ore 17

Il debito greco è stato causato dagli sperperi e dal malcostume del popolo ellenico”,
A. Bordin, economista,, durante la puntata di Ballarò del 14/2/2012.

The impressive performance [of the Iceland economy] is attributable to extensive structural reforms that deregulated and opened up the economy
OECD (2008)

I Greci? Scialacquatori e corrotti.
Gli Spagnoli? Festaioli e irresponsabili.
Gli Italiani? Mafiosi e pigri.
E gli Islandesi…??

Il dibattito che passa in televisione e nei canali di comunicazione ufficiali è farcito di basse considerazioni moraleggianti che tendono, piuttosto che a sondare e cercare di spiegare le condizioni oggettive che di Paese in Paese hanno caratterizzato la crisi in corso, a caricaturare le popolazioni colpite dalla crisi mondiale, attribuendo loro le colpe dello stato di cose rifacendosi a stereotipi degni dei peggiori fra i populismi. Gli economisti che preparano ricette da prescrivere ai governi d’Europa e del mondo spacciano spudoratamente tutto questo per scientificità, mentre risponde(ono?) a una strategia di distrazione che, attraverso il dispensare risposte semplici, vuole non affrontare le reali criticità dello sviluppo del sistema finanziario e continuerà a porre se non si metteranno in discussione i suoi assiomi fondanti.

La formazione dei debiti pubblici è la fase ultima di un processo, per l’appunto, di finanziarizzazione delle economie che ha incluso la gestione delle risorse collettive nella valorizzazione dei capitali, distorcendo la loro distribuzione. Lampante esempio di questo trend è dato dal ruolo che i fondi pensione hanno giocato nella ristrutturazione neoliberista della economia islandese.

Ne parleremo con Francesco Macheda, dottorando presso la facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, che ci aiuterà nello svelare le logiche con cui i meccanismi di accumulazione finanziaria trasformano le relazioni sociali e sono da questo plasmate.

Un utile strumento di approfondimento qui: http://rivoltaildebito.globalist.it/speciale_islanda

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