Mai realmente sopite, le idee nazionaliste, identitarie, razziste, cripto-fasciste o apertamente fasciste, in Italia ed in Europa stanno godendo ora di ritrovato lustro. Il peso della crisi economia cade principalmente sulle condizioni di vita della popolazione nella fascia medio-bassa di reddito e su chi da vendere non ha che se stesso, destinati a diventare popolazione “in eccesso” sempre più incarcerata, suicida, affamata, ammalata e non curata. È facile quindi che la rabbia e l’odio di popolazioni educate da anni a pensarsi “ceto medio” possa essere intercettata da quelle destre sociali che avanzano, soprattutto quando le incrinature dell’ordine politico internazionale aprono la strada a nuove rivalità inter-imperialiste che ne rappresenterebbero la sponda politico-economica.
Comprendere i loro movimenti significa anche capire come sviluppare strategie per porre un argine a questa dilagante barbarie e promuovere la coscienza di un comune destino tra lavoratori, disoccupati, precari, italiani, del nord, del sud, africani, cinesi, americani.